Nella pancia del mostro, di Dario Villasanta (recensione)
Uno
sconosciuto si ritrova legato a un letto di contenzione, in una cella
d’isolamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle
Stiviere. Di nuovo lì, perché? Domenico e Giulia, appena redenti da un
passato ai limiti della legalità, apprendono la notizia dai giornali e
credono si tratti di Dax, l’ambiguo amico di un’estate che ha cambiato
le loro vite, tirandoli fuori dal fango, tra mezzi legali e scorciatoie
da strada.
Tra
tentativi di mettersi in contatto con quel misterioso internato per
scoprirne l’identità, e forse salvarlo da lì, e il tormento dei
protagonisti per esorcizzare il loro passato recente, la storia percorre
spietata la realtà italiana degli OPG, i vecchi manicomi criminali.
Sullo
sfondo, dentro e fuori la nefanda struttura sanitaria, si muove una
schiera di personaggi minori, ugualmente protagonisti di una personale
disperazione che incontra quella di Domenico e Giulia, ma che non può
lasciare indifferente nessuno di noi.
Una storia incredibile ispirata a fatti realmente accaduti, e una denuncia sociale che ci coinvolge tutti.
RECENSIONE
Di questa opera colpisce l’originalità: ha la struttura di un thriller, che fa emergere nel lettore domande su domande, ma è ambientato nella triste realtà dei manicomi criminali.
La trama è presto riassunta: due amici, che sono riusciti a lasciarsi alle spalle un passato doloroso, rifacendosi una vita rispettabile, si mettono alla ricerca del loro benefattore. Dopo avere scoperto che questi è rinchiuso in un OPG (ospedale psichiatrico giudiziario) mettono a punto un piano per restituirgli la libertà.
La suspense, che terrà il lettore incollato alle pagine, è generata dal fatto che la storia si dipana su due piani narrativi. Da un lato il punto di vista di Davide, detenuto nel manicomio, che ci comunica tutta la sua sofferenza, ci racconta gli episodi di ordinaria crudeltà, ci fa sentire il suo desiderio di scappare. Dall’altro il punto di vista degli amici Domenico e Giulia, che desiderano salvare il prigioniero per contraccambiare ciò che a suo tempo lui ha fatto per loro.
Tutti i personaggi hanno infatti un passato, che pesa sulle loro vite con il suo carico di dolore e di mistero. Anche Domenico è stato prigioniero di un manicomio criminale? E Giulia, ex prostituta, fino a che punto ha dovuto spingersi per riconquistare la dignità? Questo passato dei personaggi non ci viene mai rivelato per intero, facendone figure bifronti che al lettore non è dato conoscere del tutto.
Complimenti all’autore per avere creato personaggi complessi, che desteranno sicuramente l'empatia del lettore, e per avere ambientato il suo thriller in un universo, quello dei manicomi criminali, che in genere non è oggetto di fiction.
Con questa opera l’autore ci fa respirare l’atmosfera di un mondo ai margini della società, servendosi degli strumenti del thriller.
Scorrendo le pagine, il lettore ha la possibilità di fare la conoscenza ravvicinata di coloro che la società considera pazzi criminali, illuminandone l’anima e suggerendoci che si tratta di persone dotate di libero arbitrio. Persone capaci di prendere decisioni e anche di sorprenderci, come dimostra il colpo di scena finale.
Titolo: Nella pancia del mostro
Autore: Dario Villasanta
Editore: indipendente
Pagine: 214
Formato: e-book, paperback
Genere: thriller sociale
Link acquisto: https://amzn.to/3kAQIKI
Commenti
Posta un commento